La Toscana può contare ad oggi circa una ventina di forre attrezzate, concentrate maggiormente nel nord della regione, dalla Calvana alla Lunigiana, interessando il versante Toscano dell’Appennino e le Apuane (sia sul versante a mare che all’interno), per arrivare a sud fino al monte Amiata. Le diverse conformazioni geologiche determinano percorsi molto vari in quanto a lunghezza, dislivello e difficoltà.
I percorsi più rinomati e maggiormente frequentati sono:
- Rio Selvano o dei Pilli, comune di Fabbriche di Vergemoli (LU)
- Torrente Turrite di San Rocco, comune di Fabbriche di Vergemoli (LU)
- Torrente Levigliese, comune di Fabbriche di Vergemoli (LU)
- Torrente Pendolina, comune di Fabbriche di Vergemoli (LU)
- Orrido di Botri, comune di Bagni di Lucca (LU)*
- Torrente Ania, comune di Coreglia Antelminelli (LU)
- Fosso di Apraia, comune di Careggine (LU)
- Serchio di Gramolazzo, comune di Minucciano (LU)
- Marmitte dei Giganti, (fossi del Fatonero e Angullaja), comune di Stazzema (LU)
- Rio Lombricese, comune di Camaiore (LU)
- Torrente Serra, comune di Serravezza (LU)
- Gole del Gordana, comune di Pontremoli (MS)
- Torrente Acquetta, comune di Bagnone (MS)
- Torrente Re di Valle, comune di Bagnone (MS)
- Canal Pianone, loc. Resceto, comune di Massa (MS)
- Rio Buti, comune di Vaiano (PO)
- Cigno Bianco, comune di Vaiano (PO)
* L’accesso all’area è contingentato e controllato dal CFS di Lucca.