Sono molte le associazioni che assicurano la disponibilità di persone con provata esperienza specifica, che organizzano iniziative nei canyon (AIC Associazione Italiana Canyoning, CAI Club Alpino Italiano, UISP, Unione Italiana Sport per Tutti, ed ancora altre associazioni, più piccole, a livello locale)

l principali fattori di pericolo del canyoning sono l’acqua, il freddo ed i traumi occorsi in luoghi da cui può non esser semplice uscire. La principale causa di decessi in canyon è rappresentata dalle piene improvvise. Un’altra causa di incidente riguarda le manovre di corda che avvengono sotto una cascata: qui il blocco della discesa è potenzialmente causa di annegamento. ll freddo (ipotermia), è un pericolo indiretto che si presenta in caso di prolungate soste dovute ad altre cause (incidenti, ritardi nella progressione, perdita o danneggiamento dell’attrezzatura).

Similmente a quanto avviene per lo sci alpino, in cui esistono piste battute di varia difficoltà, fuori pista e il cosiddetto sci estremo, anche il canyoning prevede sia percorsi accessibili a neofiti, sia tragitti più impegnativi riservati agli esperti.
Il canyoning non è tuttavia considerato di per sé uno sport estremo: in Francia viene abitualmente proposto ai ragazzi delle scuole medie inferiori. Può diventare estremo soltanto se praticato in condizioni particolari, come elevate portate d’acqua dei torrenti, temperature stagionali particolarmente basse, o esplorazioni di vie sconosciute.
L’attività guidata non prevede nessuna di queste ipotesi in Toscana.